Educare e formare i cittadini del domani
Scrittura manuale, laboratorio di inclusione e integrazione
L’ Agenda Onu 2030 mette al centro l’istruzione quale pilastro fondamentale dello sviluppo sostenibile. L’obiettivo 4 prevede che a tutti sia garantita «un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e pari opportunità di apprendimento» al fine di poter realizzare «il proprio potenziale con dignità e eguaglianza in un ambiente sano».
Scrivere a mano è laboratorio di conoscenza, collaborazione e bellezza, palestra di identità e libertà. Henri Focillon nell’ Elogio della mano a proposito delle incisioni del francese Jaques Collot (1592 – 1635) osserva :«É una ‘bella mano’, come si diceva un tempo dei calligrafi, è una mano che ‘scrive’ con rara maestria, ma che, pur sottoposta a un così severo addestramento, rimane l’amica della vita, l’evocatrice del movimento, e, nei riti della perfezione, conserva il senso e la pratica della libertà».
Oggi le mani delle giovani generazioni soffrono e con esse l’espressione piena delle loro potenzialità e della loro unicità. Gli spazi di esercizio della fisicità e della manualità fine attraverso il gioco libero e il fare creativo non mediato da strumenti digitali o dalla presenza di un adulto sono sempre più ristretti. La virtualizzazione dei processi di apprendimento e delle relazioni soffoca l’autenticità e l’immaginazione. Questa sofferenza è tangibile nella scrittura manuale e nelle competenze raggiunte a conclusione dei cicli scolastici. Il Rapporto Invalsi 2023 evidenzia come dopo un percorso scolastico di tredici anni uno studente su due giunge alla maturità con competenze di letto-scrittura inadeguate, che ipoteca il suo futuro di studio, di lavoro e la qualità generale della sua vita e quella dell’intera società civile perché l’espressione piena delle proprie possibilità viene precluso. A ciò si aggiungono i livelli preoccupanti dell’analfabetismo di ritorno e il crescere delle percentuali di allievi/studenti con bisogni speciali. Un peggioramento, non solo italiano, sintomo di una crisi profonda nel processo di acquisizione del linguaggio e di una lingua e nel rapporto con esse, che necessita (e urge) una riflessione e un approccio complessi, interdisciplinari e trasversali nel tempo. Non ci si può limitare all’oggi, al hinc et nunc, alla “medicalizzazione” dei tanti disturbi del linguaggio, o a contrappore tastiera a penna o a mettere in soffitta ciò che è considerato vecchio in una logica tecnologica assecondando interpretazioni di senso comune e urgenze economicistiche.
É per questo necessario rimettere al centro il corpo che fa e quello straordinario alfabeto di gesti e prassie che matura nel tempo facendoe che prepara il gesto straordinario della scrittura, vero e proprio atto creativo e artistico. Nel gesto c’è lo slancio fisico ed emozionale verso il mondo, c’è il dialogo tra il dare ed il ricevere. La scrittura manuale è segno perché è gesto, se il gesto soffre, anche il segno soffre
Condivisione di esperienze e riflessioni per una didattica del gesto grafico.
Il gesto è uno slancio verso il mondo: in esso c’è un corpo che si muove, commuove, comunica e conosce. In un gesto c’è il dialogo tra il dare ed il ricevere.
Il Seminario di studio, parte integrante del Progetto di ricerca Mani nell’Oggi digitale della Fondazione Artistica (Dir. scientifica Elena Pessot) è stato promosso dall’IC3 | Conegliano “Andrea Brustolon” nell’ambito della sperimentazione della scrittura manuale nelle classi prime della Scuola Primaria “Io sono la mia penna” ed intende riflettere in modo interdisciplinare sul ruolo e il significato del gesto grafico della scrittura manuale come strumento unico ed insostituibile di espressione individuale, di inclusione e di integrazione.
I relatori
Francesco Sabatini, Prof. Emerito di Storia della Lingua Italiana e Pres. onorario Accademia della Crusca
Maria Luisa Villa, Già Prof.ssa Ordinaria di Immunologia Univ. di Milano e Accademica della Crusca
Claudio Ambrosini, Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva Centro RTP-Milano e Univ. di Milano
Leonardo Fogassi, Prof. Ordinario di Neurofisiologia Università di Parma,
Raniero Regni, Prof. Ordinario di Pedagogia |Univ. LUMSA Roma
Silvia Gilardoni, Prof.ssa Ordinaria Didattica delle Lingue | Univ. del Sacro Cuore di Milano
Marta Parussolo, Maetra d’Arte e formatrice free lance
Giovanni Pucciarini, Dirigente Scolastico IC3 | Conegliano “Andrea Brustolon”
Elena Pessot, Docente di materie musicali e letterarie e Direttore scientifico Fondazione Artistica
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Per partecipare
Il Seminario di studio è destinato in via prioritaria ai docenti di ogni ordine e grado delle Scuole della rete del CTI Treviso est (Centro Territoriale per l’Inclusione Treviso est).
In relazione alla disponibilità dei posti esso è aperto anche a docenti ed educatori non afferenti al CTI-Treviso e a genitori e a chiunque sia interessato al tema.
Quando: Lunedì 11 novembre 2024 | ore 16.45 (ingresso in sala dalle 16.30)
Dove: Tarzo | Auditorium Banca Prealpi-San Biagio | Mappa
Parcheggio riservato a poca distanza presso Scuola Media di Tarzo | Mappa
Contributo di partecipazione: per i non afferenti al CTI | Treviso-est: 5,00 euro. Il ricavato andrà a sostenere il Progetto di Ricerca Le mani nell’oggi digitale. Lingua e scrittura
Info e iscrizioni: segreteria@fondazioneartistica.it
Patrocini
Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Comune di Tarzo, Comune di san Pietro di Feletto, Comune di Conegliano
Accademia della Crusca, OTP- Osservatorio terminologie e politiche linguistiche Università Cattolica del Sacro Cuore Milano, Ass.”La Nostra Famiglia”, Clube Soroptimist Conegliano-Vittorio Veneto
Sponsor
Sponsor Tecnici: Libreria Canova Conegliano, Veneto Globe, Fioreria De Polo Tarzo-Corbanese
Sponsor: Banca Prealpi-San Biagio